Oggigiorno trovare un lavoro è veramente difficile, soprattutto se andiamo ad analizzare le tutele e le garanzie che ci sono a supporto. Figuriamoci se guardiamo in avanti e pensiamo alla pensione. Ormai è all’ordine del giorno sapere che i millennials, ovvero i giovani nati dal 1980 in poi, non avranno nessuna pensione, sta di fatto che farsi una pensione complementare è diventato indispensabile. Soprattutto se non siamo solo noi assicuratori a comunicarlo. Da alcune stime è emerso che un neo-assunto con contratto precario riuscirà ad andare in pensione con una copertura tra il 33% e il 60% dell’ultima retribuzione, ancor meno se libero professionista.
Ecco perché Sfera Assicurazioni sostiene che è opportuno e doveroso, anche se con “sacrifici”, pensare ad una pensione integrativa. Per iniziare è importante scegliere prodotti previdenziali giusti che richiedano quote particolarmente contenute con versamenti cadenzati. Quale ad esempio le gestioni separate (un fondo costituito da più attività finanziarie) che investono in titoli di stato e obbligazioni. Circa il 10% è destinato all’azionario. Il loro rendimento annuo è consolidato. Un altro prodotto possono essere le unit linked (prodotti assicurativi a carattere finanziario) che investono in quote di fondi o sicav e hanno una volatilità e rendimento maggiore nel lungo periodo.
E’ importante per i giovani iniziare da subito vista anche l’ultima riforma pensionistica (Fornero) che rischia di mandarli in pensione oltre i 70 anni. Si consiglia quindi di puntare ad un risparmio di 2 euro al giorno (il costo di una bibita), oppure 100 euro mensili con un aiuto collettivo per una durata da 15 a 25 anni o oltre, in base all’obiettivo prefissato e magari con un bonus alla scadenza che non si rifiuta mai.
Sfera Assicurazioni ha fatto una consultazione in merito per verificare se l’iniziativa era o meno condivisa, la risposta è stata positiva.