Il nostro Paese dal punto di vista assicurativo non è certamente nella prima posizione. Se si pensa al settore danni, per esempio quello imprevedibile delle calamità naturali, registriamo percentuali di competitività molto basse. In parte ciò deriva dalla poca conoscenza del settore e dalla politica di governo. Siamo abituati a comprendere il mondo assicurativo previsto per legge, in particolare a partire dalla responsabilità civile auto (RCA). Dovremmo comprendere che il mondo assicurativo non è solo responsabilità civile e professionale, polizze vita, polizze infortuni e malattie, e appunto Rc auto, ma è anche un mondo che supporta le imprese nel dare le risposte per il settore cauzioni e fideiussioni.
Come previsto dal c.d. Codice dei Contratti, nel D.lgs 12 aprile 2006 n.163, che ha disciplinato in un unico atto normativo le varie disposizioni in materia di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture, il Codice, è bene ricordarlo, ha peraltro riconfermato la distinzione tra le garanzie e la copertura assicurativa richiesta per la fase di aggiudicazione, oltre che quella per la fase di esecuzione dell’appalto.
Le cauzioni possono essere provvisorie e definitive per gli appalti pubblici e sono indispensabili come garanzia per la partecipazione a gare e per la buona esecuzione di lavori, servizi e forniture con committenti pubblici. Esse assumono un ruolo importante per la tutela dell’interesse pubblico.
Quindi durante la fase di aggiudicazione dell’appalto, i concorrenti, a norma dell’art.75 del decreto sopra menzionato, dovranno corredare l’offerta di una cauzione per il 2 per cento dell’importo indicato nel bando di gara o nella lettera di invito, la cosiddetta cauzione provvisoria.
Proprio in questo contesto, l’ intento è di muoversi con il mondo broker, dei privati e delle compagnie che erogano cauzioni e fideiussioni.