“Comunicazione integrata e Reputation Management” è il titolo del libro a cura di Gianluca Comin presentato dinanzi al parterre del Centro Studi Americani. L’evento è stato introdotto dal Presidente del Centro Studi Americani, Gianni De Gennaro anticipando qualche considerevole tema espresso nei capitoli del testo riferendosi ai concetti di comunicazione e reputazione legati al mondo aziendale: “la reputazione è l’asse portante di un’azienda, considerando anche il peso che ha all’esterno, avendo dati e percentuali alla mano”, esordisce il Presidente De Gennaro.
Il mercato sta assumendo un nuovo atteggiamento nei confronti delle aziende che devono adattarsi ad aspetti come: trasparenza, partecipazione, collaborazione, affidabilità e credibilità. Un quintetto che crea e nutre un prospetto strategico vincente a livello comunicativo, nella fattispecie per il mondo aziendale. Sono solo alcuni degli elementi costitutivi per provvedere e prevenire eventuali incidenti di percorso che possono verificarsi in un’azienda. Su questa scia prende la parola l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo che ci ha raccontato il modus operandi di Cdp seguendo le linee del territorio, del fare sistema e della sostenibilità. Sono le carte vincenti di una istituzione quale Cdp che dal 1850 raccoglie parte del risparmio dei cittadini per finanziare gli enti pubblici territoriali e sostenere la spesa pubblica, perché l’Italia è un paese fatto di PMI ed è importante conoscere e dialogare con queste realtà, creando collaborazioni al fine di sostenere al meglio una crescita energetica e sostenibile. Questo è ciò che caratterizza tale istituzione finanziaria italiana che, con inequivocabile evidenza, ha innalzato un marchio ben impresso nell’immaginario collettivo che negli anni ha saputo costruire e rafforzare la propria posizione all’interno dello scenario economico nazionale. Per aiutare le imprese a cambiare e a trasformarsi, è stata la società stessa che ha dovuto capire i punti deboli e i punti di forza poiché essere finanziatori non basta per accrescere il sistema economico nazionale nel suo complesso, serve anche stare a contatto con realtà diverse e capire ciò di cui hanno davvero bisogno. È un processo di sperimentazione e creazione di prodotti e modelli standard sul territorio.
Il dibattito è proseguito con l’intervento dell’autore del libro, Gianluca Comin, il giornalista e direttore AGI Mario Sechi e il già portavoce del Presidente del Consiglio dei ministri, Filippo Sensi. Ha armonicamente moderato la direttrice del Centro Studi Americani Carlotta Ventura. “Il tema della reputazione è una architettura complessa e tutti devono farne i conti”, dice Sensi, battendo sul fatto che bisogna porre attenzione per prima cosa a noi stessi. La minaccia può esistere ma sta a noi mantenere il controllo della situazione leggendo la realtà e adottando i giusti processi per scongiurare una crisi, calcolando che “le cose hanno il loro corso”. Certamente la reputazione non è un tema nuovo, declina Gianluca Comin, ma ciò che è cambiato è proprio il contesto. Per questo serve avere gli strumenti adatti per interpretare la realtà delle cose e degli avvenimenti attraverso una analisi ed uno studio che possono aiutare ad impiegare gli strumenti pertinenti per affrontare, ad esempio, la distruzione di una reputazione. In questo la comunicazione ha un ruolo strategico e comunicare vuol dire saper misurare il linguaggio e il comportamento, ciò che costituisce la “buona immagine” intorno ai testimoni ai quali l’interlocutore fornirà gli elementi per costruire una “buona reputazione”. È evidente come specialmente ai livelli istituzionali, offrire una narrazione competitiva attraverso una propria personalità è sinonimo di stabilità e credibilità ma si è anche esposti maggiormente. Il Direttore Mario Sechi ci ha offerto il punto di vista di un giornalista, facendoci riflettere sulla distinzione tra vero e falso, ciò che non è romanzato da ciò che lo è.
