L’innovazione tecnologica in alcuni casi è al centro del processo di cambiamento, diciamo in “alcuni casi” perchè rispetto al volume di discussioni che riguardano l’argomento, un ruolo da protagonista dovrebbe avercelo più spesso. È troppo facile parlare di smart city e poi constatare che la società nella sua entità e le città non sono poi così cambiate.
Gli argomenti nei trending topic che oggi si collegano all’innovazione tecnologica sono intelligenza artificiale, dematerializzazione e mondo digitale, cloud, IoT e, più che mai, cybersecurity. L’apertura verso le TLC, l’ICT, il digitale, deve essere unanime da parte di startup, PMI, aziende, PA, privati, Università e Centri di ricerca.
Innovazione vuol dire anche risparmio energetico, è bene interessare gli operatori tecnologici per sviluppare le nostre città del futuro laddove la tecnologica venga usata anche per migliorare la qualità della vita compresa l’energia e la qualità dell’aria. La SI-IES ha promosso tavoli di lavoro tematici per immaginare come migliorare la qualità della vita sfruttando la tecnologia. Così come è importante la sostenibilità, è emerso che è oramai indispensabile non trascurare la sicurezza. Importante individuare i bisogni e gli stili di vita del futuro. I giovani debbono mettere in atto tutta la creatività, immaginando e progettando in modo corale, servendosi delle tecnologie innovative più idonee.
La SI-IES sta dando vita ad un gruppo di lavoro orientato alla ricerca e all’open innovation. Si è convinti che l’innovazione di ognuno messa a sistema con quella composta da un gruppo di persone generi esponenzialmente innovazione. L’approccio deve essere integrato, la parola d’ordine è creatività, coadiuvata dalla ricerca e sviluppo verso nuove soluzioni e soprattutto progresso. Necessario prospettare soluzioni che riguardano la mobilità interna di una città ed anche in ambito quartiere, si pensi ad una città come Roma e alle sue circoscrizioni. Quindi mobilità intelligente (smart mobility), con un occhio di riguardo anche alle tematiche che riguarda l’automotive, con le self-driving car e le auto elettriche. Ma anche uno studio sulla domotica, sulle smart home e sugli smart building, caratterizzato dalla presenza di diverse tipologie di edifici e di destinazioni d’uso. Quali quelle residenziali, direzionali, commerciali e ricettive, comprese le strutture ospedaliere che fanno parte di una futura ed auspicabile “città della salute e della ricerca”.
Tra hi-tech, digitale e open innovation si può caratterizzare un vero e proprio parco tecnologico di ricerca, che sia hub per l’innovazione digitale del paese, che sia distretto per la diffusione di competenze e della digitalizzazione. Tecnologia, vivacità e fervore culturale, nonchè diffusione della conoscenza, perchè bisogna puntare ad offrire continuamente opportunità di cultura, intrattenimento e di lavoro che siano nelle condizioni di tenere attiva l’area ed un pubblico di riferimento.
Non mancheranno gli studi e l’asssitenza sui finanziamenti europei, il vasto know-how legato alla comunicazione d’impresa, approfondimento sullo smart working, e sulla formazione, con tutte le nuovissime forme in cui viene veicolata compreso l’ausilio della realtà virtuale e aumentata.