Tutti i cittadini a fine anno aspettano il discorso del Capo dello Stato, l’intervento del Presidente del Consiglio, oggi è arrivato quello del Papa che ha invitato la curia, siamo alla conclusione di un anno e quindi è normale aspettarsi su più pronti un bilancio.
L’anno che si sta per chiudere ha portato diverse novità, ma di interessante per il Paese c’è molto poco. Tranne qualche particolare “cespuglio”. C’è il Presidente della Regione Puglia che è un Magistrato ma si sta trasformando in uomo degli anni ‘60, “facciamo la lotta e freghiamocene delle conseguenze”. Emiliano ha 17500 lavoratori, di cui 9930 dipendenti dell’Ilva che rischiano il posto di lavoro. Il bello di questo Paese, anche la fine dell’anno lo dimostra, è che non c’è nessun mutamento. C’è la ricerca spasmodica di trovare un responsabile, il governo rappresentato dal Ministro Calenda che dovrebbe essere su posizioni integrabili con il Presidente della Regione Puglia, sia per l’espressione politica e sia per il dovere da parte della Regione, e seguire, come lui ben sa, l’organo centrale che provvede alla programmazione, al controllo e al coordinamento della politica del Paese, dove la Regione Puglia teoricamente è parte integrante. Invece emerge uno scontro frontale, sembra promosso da Emiliano che non solo non ascolta Calenda, ma lo apostrofa come “nevrotico”. Per anni si è parlato che i Magistrati uomini di Governo che sono al loro posto anche per il bene del Paese (manca la definizione di “bene”).
Il Papa fa gli auguri a vescovi e cardinali e, mettendosi nei panni di un sindacalista, dice che molti prelati non lo seguono e probabilmente boicottano le riforme. Cari lettori mostrate attenzione per piacere, quanto ho detto è espressione di ciò che troverete domani “nei vari quotidiani nazionali”. Anche il Papa, numero uno della chiesa cattolica, non può pretendere la condivisione cieca di un mutamento forte e violento che per sacerdoti che hanno superato ormai i 50 anni è complesso, hanno già difficoltà nell’era digitale, nel mettersi in sintonia con la nuova tecnologia, ma anche sui generis nel linguaggio innovativo, diverso, che un Papa manifesta senza tenere presente gli incontri privati con le varie diocesi per capire come viene percepito il mutamento e se magari possa anche lui essere illuminato da altri sacerdoti che credono nel proprio Ministero.
Unità europea: proprio oggi, dalle 8 alle 20, vi è in Spagna il voto per la Catalogna. Abbiamo un apparato europeo che, modestamente, non è secondo a nessuno ma gli sfuggono di mano pezzi dell’Europa.
Altro paragrafo che è diventato una “telenovela” è il caso Boschi: “ho detto”, “non ho detto”, “è quello che ho detto già”; insomma, non si capisce come un Ministro senza il portafoglio possa convocare amministratori delegati, governatori di Banca d’Italia, il Vicedirettore Generale, e con molta grazia e discrezione, non pone quesiti ma fa un grosso parlare a voce alta di Banca Etruria, Banca Popolare di Vicenza, Monte dei Paschi, etc, cercando di salvare il salvabile, in particolare per la Banca Etruria che ricade nella sua regione. In tempi diversi non sarebbe scattato nessun conflitto di interesse, se non avesse avuto un parente, fratello e padre nell’ambito di Banca Etruria, che per quanto sia non risponde all’economia italiana ma ad una piccolissima parte di essa. Il PD non è più il PCI che aveva un apparato, un ufficio studi, che aveva “le Frattocchie”, che anche all’opposizione guidava il proprio apparato. In questo caso abbiamo visto delle forme di estemporaneità così modeste che si pensa anche alla rinascita del partito monarchico (nessuno sa contenuti e ideologie e quindi potrebbe essere una soluzione). Siamo vicini al Natale e il Ministro Minniti si avvale degli organi del proprio Ministero degli Interni per dire: attenzione, prudenza siamo a rischio. Dinanzi a questa serenità emanata dagli uomini di Governo già si pensa ad un felice Natale. Poi c’è Righetti, un uomo di punta del PD, arrivato alla ribalta anche per il disegno di legge sui vitalizi. In due parole: “abbiamo scherzato”. Il dramma di tutto questo Paese è che per ogni circostanza importante o meno, non è colpa propria, non è per propria capacità, ma di un terzo che non capisce. Per molti di noi, il concetto di democrazia deve il più delle volte rispondere alle proprie esigenze, altrimenti si è antidemocratici e fascisti. Hanno costituito la Commissione Parlamentare di inchiesta sulle banche, nominando un esperto di altissimo livello, credendo di mettere tutto nelle condizioni di tranquillità per la prossima campagna eleettorale, la risposta è stata peggio di Forza Italia, un disastro. Le commissioni parlamentari normalmente vengono sollecitate dalle opposizioni e nominando il Presidente un responsabile dell’opposizione, ancora una volta è meglio giocare tutto in casa. Siamo bravi e abbiamo visto i risultati.
Una cosa che va segnalata riguarda la fabbrica di panettoni Melegatti. I dipendenti dinanzi ad una debacle totale dell’azienda hanno cercato di rimboccarsi le maniche, dicendo a tutti: comprate panettoni; fino all’altro ieri era solo la voce del padrone, in questo caso è e deve essere definita senso di responsabilità, potrebbe servire molto l’esempio al Presidente della Regione Puglia.
Chiudiamo il nostro Editoriale, sperando come Paese, che la ricerca, lo sviluppo, l’occupazione trovino nel 2018 un riscontro più favorevole e non di sentire i soliti soloni già dal mese di gennaio: “speriamo molto nel 2019”.
Secondo noi è indispensabile attuare il piano industria 4.0, serve molta formazione professionale, molta innovazione tecnologica, far capire bene il ruolo dei Big Data, il cloud computing, la banda ultralarga, la cyber security, la realtà aumentata, la realtà virtuale e già potrebbe essere un grosso traguardo.
Il bilancio secondo Sentieri Digitali? Ognuno lo fa secondo la propria conoscenza, il proprio sentimento, la propria onestà e possibilmente, se crede in se stesso, può essere mezzo per trasferire i propri sentimenti e le buone idee anche agli altri a titolo gratuito.
Tanti auguri di Buon Natale ed un felice, nei limiti del possibile, anno nuovo.