“Italie: Sociologia del plurale”
Autori: Renato Mannheimer, Giorgio Pacifici
Casa Editrice: JacaBook
“Italie: sociologia del plurale” è l’ultimo lavoro dei due autori Renato Mannheimer e Giorgio Pacifici, il libro è stato presentato proprio ieri 25 settembre presso il Centro Studi Americani di Roma. Il Dott. Andrea Chiappetta ha introdotto l’evento, Insieme agli autori erano presenti Benedetta Cosmi (giornalista) e Piero De Luca (responsabile Junior Fellow). Quello di Mannheimer e Pacifici è un libro di 87 pagine molto scorrevole, gli argomenti sono più che mai di attualità, il quesito dalla quale inizia tutto è: “ma il sistema socio-politico italiano è ancora un sistema”?
Dal confronto e dal racconto degli autori emerge che diversi attori negli ultimi lustri hanno eroso le caratteristiche del sistema socio-politico del nostro Paese, fraintendendo il corpo sociale, i gruppi, nuclei, sossosisitemi che spesso hanno poco in comune tra loro.
Con la presentazione del libro si è aperto un dibattito interessante sia dal punto di vista dei contenuti (del libro e non solo) e sia per quello che è emerso tra addetti ai lavori e i presenti interessati. Il tema reiterato del cambiamento, le competenze 4.0, l’Italia digitale, l’innovazione tecnologica, le alleanze politiche, populismo e sovranismo. Si è parlato dello stato sociale del nostro paese e di alcuni riferimenti ad altri paesi europei.
Alcune battute curiose: “l nostro paese è un organismo politicamente modificato (OPM)”. Il ruolo e la riscoperta del ceto medio, Giorgio Pacifico durante alcuni quesiti sull’Italia e la crisi, ha evidenziato che l’Italia sta vivendo la crisi della classe dirigente. Cosa è successo in questi ultimi 10 anni? I giovani, definiti “bamboccioni”, hanno subito delle forti pressioni. Il sistema accademico può essere migliorato? La risposta giace nella riscoperta della professionalità. Il connubio politica e cultura è da rivedere.
Tanti interventi che hanno reso la serata piacevole e interessante, dal quale si esce con fiducia e speranza per un cambiamento che il Paese merita, in particolare per una politica più sfidante per i giovani.
L’Invito è a leggere questo libro, un volume che anche per tutti questi temi, merita!